La strada è sbarrata. Qui non si può passare. Questo hanno pensato i nostri ragazzi ieri mattina trovandosi di fronte un ostacolo insormontabile durante l’ingresso a scuola. Sconcerto per essere lasciati fuori senza motivo e la domanda “Perchè?”
L’installazione è stata ideata dalla prof.ssa Roberta Palazzetti per riflettere insieme sul peso di parole, atteggiamenti e comportamenti che dividono in base ad etichette di ogni tipo, non riconoscendo la dimensione fondamentale di ognuno di noi: l’umanità.

“Io non capivo. Sapevo che ‘espulsa’ era una parola pesante. Per essere ‘espulsi’ bisognava aver fatto qualcosa di grave. Di molto grave. Chiesi a mio padre che cosa avevo fatto, che cosa era successo. Mi rispose che c’erano delle nuove leggi, che le cose erano cambiate, che noi eravamo ebrei e che dunque non sarei potuta tornare alla mia scuola, la Ruffini di Milano, dove avrei dovuto iniziare la terza elementare. Non sarei più stata in classe con le mie compagne e con la mia maestra Bertani”.

Liliana Segre racconta cosa ha provato quanto ha saputo di non poter più frequentare la sua scuola